lunedì 6 febbraio 2017

Io ti cielo!

“Io ti cielo!”
Mi sembrava la solita frasetta banale, portata alla ribalta solo perché formulata da un’artista dello spessore di Frida Kahlo. Tre parole buttate lì, che pensavo andassero bene come aforisma per i baci perugina e niente più.
Mi sbagliavo.
Come al solito il senso non si trova sulla superficie delle situazioni, erravo perché non mi ero immerso nella profondità di questo breve pensiero, per coglierne il senso autentico. Frida Kahlo in questo caso è stata invece geniale, come del resto durante tutta la sua eccezionale esistenza. Ha compreso che l’amore non può essere descritto con parole comuni, standardizzate. L’amore è un sentimento "altro", non ha nulla a che vedere con la quotidianità e la consuetudine. Per questo ha deciso di inventare tale aforisma: io ti cielo! Fantastico, se ci pensate a fondo. Non si è accontentata di un semplice “ti amo”, ha compreso che essendo un sentimento “altro”, ovvero che non ha niente a che spartire con i restanti sentimenti, l’amore meritasse dei termini “altri”. L’amore è un sentimento verticale, non c’entra alcunché con la quotidianità orizzontale. Non va banalizzato con frasi comuni, modi di dire e più che altro trovo uno scempio che venga associato ad un giorno particolare, come se andasse ricordato che bisogna amare una volta l’anno: mi riferisco a quel giorno infausto che è S. Valentino ovviamente; la commercializzazione dell’amore, che porcheria inaudita!
Per fortuna esisterà sempre qualcuno come Frida Kahlo che non vorrà rinchiudere in gabbia tutta la forza di questo sentimento misterioso, un sentimento che sconquassa e rasserena allo stesso tempo, un sentimento contraddittorio e bellissimo, di quella Bellezza maiuscola, che salva, ovviamente.


MV

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